Italia caotica agli occhi del mondo

7 luglio 2009

Oggi durante la mia pausa pranzo stavo leggendo Repubblica.it e mi sono soffermato su un articolo che ancora una volta mi ha fatto riflettere: i giornali esteri ci stanno giudicando caotici e non all’altezza degli altri paese appartenenti al G8.

Ora a prescindere dal mio giudizio sul G8 in generale e sugli argomenti trattati che troppo spesso (o quasi sempre) sono lontani milioni di chilometri dai veri problemi della gente che abita questo pianeta, è interessante rilevare come vedono alcuni autorevoli giornali il nostro modo di organizzare questo evento e il nostro presidente del consiglio… leggiamo insieme.

Guardian: Nell’assenza di qualsiasi iniziativa sostanziale da parte italiana per organizzare l’agenda del vertice, scrive il quotidiano della capitale britannica, “gli Stati Uniti hanno assunto il controllo”, con un giro di conferenze telefoniche effettuate dai loro “sherpa”, come si chiamano in gergo gli alti funzionari che pianificano i temi e le iniziative del G8, per “iniettare all’ultimo momento qualche significato” nell’incontro dell’Aquila. “Che sia un altro paese a organizzare le telefonate degli sherpa è un fatto senza precedenti”, dice al Guardian un alto esponente della delegazione di un paese del G8. “Gli italiani sono stati semplicemente terribili. Non c’è stata organizzazione e non c’è stata pianificazione”.

Financial Times: “Da settimane”, scrive il quotidiano finanziario, “le notizie sulla vita privata del 72enne leader italiano sono stato un totale imbarazzo, ma la sua reputazione è calata per ragioni che vanno al di là dei recenti titoli di giornale”. Il Ft afferma che Berlusconi è sempre stato giudicato all’estero come una figura controversa e imprevedibile. Durante il suo precedente governo, dal 2001 al 2006, Bush “aveva bisogno di corteggiarlo” perché Washington era in conflitto con Chirac e Schroeder, “ma oggi tutto è cambiato, Francia e Germania hanno leader fortemente pro-americani, sicché Obama non ha bisogno di essere tollerante verso Berlusconi come il suo predecessore”.

Daily Telegraph: In prima pagina pubblica una gigantografia di una giovane donna con una maglia traforata sotto la quale non indossa niente: “Quale leader europeo porta il suo ministro pieno di glamour al G8?” è il titolone che l’accompagna. La donna è Mara Carfagna, rivela un articolo a pagina 3, e il leader ovviamente è Berlusconi: “la modella in topless che è diventata ministro riceve il compito di intrattenere le moglie al G8”, afferma il servizio all’interno, a causa dell’assenza di Veronica Lario che ha chiesto il divorzio accusando il marito di avere “rapporti copn minorenni” dopo la sua partecipazione alla festa per il 18esimo compleanno di Noemi Letizia.

Wall Street Journal: Rivela che lo scetticismo e la preoccupazione degli altri leader del G8 è tale che Angela Merkel ha confidato a un consigliere politico che starà attenta a come viene fotografata accanto a Berlusconi durante il summit “nel contesto delle prossime elezioni tedesche”: un’immagine ridicola o offensiva accanto al premier italiano, si rende conto la cancelliera della Germania, potrebbe costarle la rielezione.

Inoltre come ciliegina sulla torta, il Financial Times rivela che l’ex segretario generale dell’Onu Kofi Annan ha perso la pazienza e ha scritto “una dura lettera personale” a Berlusconi, rimproverandolo per non avere mantenuto gli impegni da lui presi al precedente G8 sugli aiuti all’Africa. In proposito, un corsivo del Guardian ironizza che il premier italiano potrebbe venire ribattezzato “mister 3 per cento”, come lo ha chiamato Bob Geldof, il cantante paladino degli aiuti ai paesi poveri, nel senso che Berlusconi “mantiene solo il 3 per cento delle promesse fatte”.

Ancora una volta rendiamoci conto in quali mani ci siamo messi e cerchiamo di fare tesoro di tutto questo per non ricadere negli stessi stessi errori. Si dice che errare è umano, ma perseverare è diabolico!

Fonte: Repubblica.it


Un mondo nuovo e senza nucleare!

3 aprile 2009

Che bello sarebbe vero? Poter costruire un nuovo mondo finalmente più vicino all’uomo, senza minacce ed ecologista.

C’è una persona che da qualche tempo mi incuriosisce molto, è Barak Obama il nuovo presidente degli Stati Uniti. E’ sicuramente molto carismatico e ultimamente sta portando avanti azioni ed iniziative che mi fanno sperare in qualcosa di nuovo.

Intendiamoci, è pur sempre un figlio del capitalismo e probabilmente non vedremo mai dei cambiamenti radicali, ma al momento mi piace stare a guardare ed osservare come si muove.

Proprio oggi ha parlato a circa 4000 ragazzi e questo è ciò che dice a riguardo un articolo di Repubblica.it

I quattromila studenti lo hanno accolto con una lunghissima ovazione, fotografandolo a lungo con i telefonini e lui subito ha promesso di lavorare per “un mondo senza armi nucleari, unito pacifico e libero” e di battersi contro il cambiamento climatico e “l’inquinamento che sta uccidendo il nostro Paese”. Ha infiammato i ragazzi con il suo slogan preferito della campagna elettorale: “Questa è la nostra generazione, questo è il nostro tempo”, poi gli ha raccontato che “il G20 summit a Londra è stato un successo perché tutti hanno lavorato insieme: siamo entrati in una nuova era di responsabilità”.

A questi giovani che raccontano di essere venuti per vedere “l’uomo del cambiamento” e che lo amano – come racconta Aurelie, che ha 17 anni e viene da un liceo di Colmar in Alsazia – perché “sta mettendo fine alla guerra di Bush in Iraq” ha promesso: “Non ci interessa occupare l’Afghanistan, abbiamo troppe cose da fare per ricostruire l’America, ma abbiamo il dovere di lasciare un Paese libero e sicuro”.

Parla di “liberté, egalité, fraternité” e dei valori comuni che lo hanno spinto a chiudere Guantanamo “perché gli Stati Uniti d’America non torturano”, gli studenti lo appaludono a ripetizione e lui – prima di cominciare a rispondere alle loro domande – cita Robert Kennedy per dire che “viviamo in un mondo rivoluzionario e il cambiamento è nelle mani dei giovani”.

Purtroppo però in quello stesso contesto c’era un altro personaggio che invece mi lascia ogni volta senza parole per la tristezza che mi trasmette e per come rende ridicolo il nostro paese: Silvio Berlusconi.

Nello stesso articolo a cui ho fatto riferimento si parla infatti di lui e di come abbia cercato di mascherare la magra figura che ha fatto durante il recente G20.

La foto di Berlusconi che abbraccia Obama e Medvedev prendendoli alle spalle e alza il pollice destro è diventata l’immagine più famosa del G20 di Londra. Oggi impazza su tutti i giornali inglesi, Financial Times compreso, ieri sera era il pezzo forte di tutte le dirette e i notiziari dei network americani e occupava l’intera home page del più famoso sito politico americano: l’Huffington Post.

Con quel gesto che, sommato al rimprovero della regina Elisabetta e alle battute da bar della conferenza stampa, ha dato un’immagine sopra le righe del premier italiano, Berlusconi è riuscito però a cancellare nell’immaginario collettivo italiano e internazionale una serie di verità per lui spiacevoli.

La prima è che è l’unico premier dei Paesi del G8 a non aver avuto un incontro con Barack Obama. La seconda è che gli americani non sanno che farsene della sua offerta di fare il mediatore con i russi, glielo hanno detto chiaro il mese scorso, sottolineando che Obama parla direttamente con Medvedev e non vuole confusioni e interventi esterni. La terza è che al G20 l’Italia non ha avuto nessun ruolo chiave e nemmeno incontri bilaterali degni di nota. Ma Berlusconi, che conosce alla perfezione i meccanismi della società dello spettacolo, ha preso al volo l’opportunità di cancellare la sostanza mandando un messaggio che dice al mondo esattamente contrario: il premier italiano è amico di Obama, sta al centro dei giochi e dell’attenzione, lo ha avvicinato ai russi e sta sopra di loro come il più navigato della compagnia.

Questo voleva Berlusconi e questo è riuscito a dire con quella foto che ai palati fini appare grottesca. Tanto che sull’Huffington Post, che è il sito internet più popolare nella sinistra chic americana, l’immagine non è stata messa per prendere in giro Berlusconi ma per rappresentare il successo del G20. Il titolo era: “Pollici alzati” come se il merito fosse del Cavaliere.

Lascio a voi i commenti per questa performance davvero imbarazzante.